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    24 Feb 2012

    Un Belpaese senza salvadanai

    Da una ricerca internazionale del gruppo ING, commissionata all’istituto di ricerca TNS in 19 paesi del mondo su 18 mila risparmiatori, emerge che risparmiare è sempre più difficile, soprattutto in paesi che risentono particolarmente della crisi economica come l'Italia. A livello globale, il 51% del campione dichiara di risparmiare meno rispetto al passato, mentre nei paesi emergenti dell’Asia, la situazione finanziaria personale risulta in molti casi migliore rispetto al passato.


     


    In particolare in Cina circa il 50% degli intervistati è contento del livello dei propri risparmi e la percentuale dei soddisfatti si avvicina addirittura all'80% in India e Tailandia. Stesso discorso vale per la capacità di spesa: mediamente in questi tre Paesi il 61% dei risparmiatori rientra con facilità o senza troppa fatica nelle spese, contro il 47% rilevato come media mondiale.


    I dati sono molto diversi in Europa, dove il 58% dei risparmiatori percepisce come peggiorata la propria situazione economica (contro il 29% in media nei Paesi asiatici considerati), principalmente a causa dell’inflazione e della disoccupazione. Nel Vecchio Continente un terzo del campione (35%) dichiara una capacità di risparmio soddisfacente, mentre il 25% si trova fuori dalla zona di comfort.  All’interno della stessa Europa, esistono differenze sostanziali: i   Paesi dell’Est mostrano in assoluto minore disponibilità immediata di denaro, ma sono Italia e Spagna a subire maggiormente l’impatto della crisi  mentre  Lussemburgo, Olanda e Germania, mostrano ancora livelli di soddisfazione attorno al 50%, come la Cina.


     


    In particolare in  Italia, c'è la percentuale più bassa di persone soddisfatte della propria capacità di accantonamento (12%) che percepisce la propria posizione finanziaria indebolita a causa dei prezzi che crescono molto più in fretta del proprio stipendio (55%). Il 64% degli italiani, dato sopra la media  mondiale del 51%, dichiarano di riuscire a risparmiare meno rispetto al passato. Inoltre nel nostro paese, il 71% degli intervistati si sente toccato dalla crisi registrando una situazione finanziaria peggiorata. Un'altro grave problema è la capacità poi di far fronte a spese improvvise: in Italia solo il 29% degli intervistati (il campione è di 1000 risparmiatori)  sostiene che ha accesso facilmente a somme superiori a 1.500 euro. La percentuale più bassa si rileva, invece, in India, in Tailandia e nei Paesi dell’Est Europa, in contrasto con l’alto livello di comfort sulla capacità di risparmio dichiarato. Il risparmio, rimane comunque un obiettivo importante per gli italiani in quanto il 34%  ha fra i buoni propositi finanziari per il 2012, di “risparmiare di più”.


     


    A proposito delle banche, interessanti sono i dati italiani che mostrano un aumento della fiducia e della propensione verso le banche dirette e il canale web, con il 42% degli intervistati che è già cliente di una banca diretta. Tra i non clienti il 35% prenderebbe in considerazione la possibilità di diventare cliente di una banca diretta nei prossimi sei mesi.  In calo, invece, coloro che dichiarano che non diventerebbero clienti motivando la propria scelta con la mancanza di fiducia (28%), la paura di frodi online (23%) e l’idea che le banche online offrano meno garanzie (15%).


    Pietro Di Lorenzo - Fondatore www.contosulconto.it
    Email: p.dilorenzo@contosulconto.it
    Twitter: @contosulconto