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    16 Mar 2012

    Il bollo sui conti di deposito è iniquo

    Il  Decreto Legge 2 marzo 2012, n. 16, ha esplicitamente esteso al conto di deposito il bollo già in vigore per i prodotti finanziari, per cui si dovrà pagare 34,2€ annui, per un deposito da zero fino a €.34.200, mentre per importi superiori lo 0,10% sull’importo depositato (nell’anno 2013, l’imposta salirà allo 0,15% senza tetto massimo). Questa norma, non sembra seguire criteri di equità e proporzionalità in quanto  il tetto minimo di 34.2€, penalizza i piccoli e piccolissimi capitali (quelli inferiori ai 34.000 euro) e il tetto massimo di 1200 euro  favorisce i grossi patrimoni (nell'anno 2012).


    Con il meccanismo introdotto il bollo viene calcolato in modo proporzionale solo per i depositi fino a 1,2 milioni di euro in quanto dopo questa cifra, qualunque sia l'importo, il bollo sarà fisso e pari a 1.200 euro. Il vantaggio è molto evidente per i “super ricchi”: basti pensare che un deposito di 4  milioni di euro nel 2012 risparmierà 2.800 euro pagando 1.200 euro, anziché 4.000€, se non fosse presente il tetto. Questo vantaggio sparirà nel 2013 in quanto l'imposta  passerà dallo 0,10% allo 0,15% e sopratutto verrà rimosso il tetto massimo diventando realmente proporzionale su tutti i capitali. Nel 2013, quindi, il detentore di un capitale di 4 milioni pagherà una imposta di 5 volte più elevata rispetto all'anno precedente dovendo versare ben 6.000 euro nel 2013.


    Ulteriore iniquità della norma è rappresenta al tetto minimo dell'importo del bollo, pari a 34,20 euro che penalizza i piccoli risparmiatori in quanto elimina la progressione per gli importi compresi tra 1 e 34.200 euro, che pagheranno un'imposta fissa di 34,20 euro. E' evidente che un meccanismo del genere è in grado di limitare molto l'efficienza dell'investimento sugli importi piccoli in quanto la componente fissa di 34.2€ risulta molto più onerosa su depositi di 5.000€ che di 30.000€.


    In particolare il rendimento che si otterrà, ad esempio, su un capitale di 5000 euro (oltre ad essere tassato dall'imposta di capital gain del 20%) subirà una drastico ridimensionamento dal pagamento dell'imposta di bollo di 34.2€ che renderebbe sostanzialmente inefficiente questo investimento.


    In questo contesto normativo, l'unica arma che ha il risparmiatore è la conoscenza, cioè lo studio delle diverse offerte alla ricerca della più conveniente rispetto alla propria condizione.  Nello specifico, ci sono alcune  Banche (come Banca IFIS e BCC FORWEB) che hanno ufficialmente comunicato che l’imposta di bollo sarà a carico dell’istituto per tutto il 2012. Per conoscere e confrontare le diverse offerte si può utilizzare gratuitamente www.contosulconto.it


    Pietro Di Lorenzo - Fondatore www.contosulconto.it
    Email: p.dilorenzo@contosulconto.it
    Twitter: @contosulconto