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Occhio ai controlli, sulle norme antiriciclaggio
Dal 1° gennaio 2014 gli intermediari finanziari, (Banche, Poste, ecc.) di fronte a una situazione di omissione informativa circa i dati identificativi di un cliente nonché le informazioni circa lo scopo e la natura dello stesso, devono procedere perentoriamente a chiudere il rapporto e a bonificare il saldo su un altro conto, se il cliente persevera a non documentare le informazioni richieste.
Con questo modus operandi si dà attuazione alla normativa emanata con decreto legislativo 231/ 2007 che regola l’attività di prevenzione e contrasto al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. In realtà il decreto era entrato in vigore già a partire da gennaio 2008, infatti tutti i rapporti avviati in seguito a questa data sembrerebbero essere regolarizzati, il problema invece riguarda i rapporti avviati precedentemente. La necessità di procedere con celerità a regolarizzare e a reperire un’adeguata verifica, per tutti i rapporti per i quali è stato accertato un deficit informativo, è sorta con il decreto Monti dello scorso settembre 2012, che ha sancito l’obbligo di chiusura degli stessi in assenza di un adeguato controllo.
Nel frattempo gli istituti hanno cercato di ottemperare la normativa proponendo un veloce questionario ai clienti che spontaneamente si recavano in banca o alla posta per svolgere alcune operazioni. Tuttavia ciò non è apparso sufficiente, la mole di clienti da regolarizzare è abbastanza massiccia, per questa ragione sono state inviate una serie di comunicazione, via email, via posta, volte a sollecitare i titolari dei rapporti non conformi con la normativa antiriciclaggio, affinché si rechino in filiale per integrare la documentazione necessaria. In particolare l’onere delle banche (o Poste) è quello di identificare il cliente, capire chi sia il reale fruitore del rapporto, informarsi circa lo scopo di apertura del rapporto e monitorarne la continuità.
Per quanto riguarda i conti online il procedimento di adeguata verifica può essere svolto anche online, tuttavia gli istituti più esigenti possono chiedere di recarsi in filiale o di inviare in forma cartacea l’informativa necessaria. Tutto questo è stato reso necessario affinché gli istituti finanziari siano nella condizione di poter delineare per ciascun cliente il profilo di rischio di esposizione al riciclaggio, e in caso di operazioni sospette fare le opportune segnalazioni. Per essere aggiornato sulle nuove norme e adempimenti bancari è possibile consultare il sito www.contosulconto.it o scaricare la App “Contosulconto” gratuita su Apple Store e Google Play
Pietro Di Lorenzo - Fondatore www.contosulconto.it
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