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Con la primavera vanno giù i rendimenti
La scorsa settimana Mario Draghi ha annunciato che il tasso BCE, ossia il tasso di interesse di riferimento del costo del credito nell’Eurozona rimarrà invariato allo 0.75%, tuttavia il presidente, ha tenuto a sottolineare, che la Bce è pronta ad intervenire e a tagliare i tassi se necessario. La politica monetaria accomodante volta a fornire liquidità a tasso fisso e volume illimitato al sistema bancario della zona euro, spiega il motivo per cui gli istituti di credito, in particolar modo quelli italiani, non avvertono più la forte esigenza di raccogliere liquidità tra i risparmiatori, che è stata molto evidente nei primi mesi del 2012.
Dall’inizio del 2013, le banche aggiornano al ribasso i rendimenti sui conti deposito nonostante il rischio paese dell’Italia aumenti anche a causa di una situazione politica instabile che induce le agenzie di rating a declassare l’affidabilità creditizia. Nonostante questo scenario, le principali banche continuano a ridurre i rendimenti sui conti deposito, facendo venire meno quel principio secondo il quale maggiore è il rischio di un investimento, maggiore deve essere il rendimento offerto
Ad anticipare i tagli previsti per Aprile, è stato l’istituto Olandese Ing Direct che già durante gli ultimi giorni di Marzo ha ridotto di 40 punti base il tasso dell’Opzione Arancio più a 12 mesi. I nuovi clienti che intendono sottoscrivere l’opzione riceveranno un tasso lordo del 2.40% . Anche il tasso del deposito libero è stato ridotto, scendendo all’1% lordo dal precedente 1.20%. Ribassi giungono anche da Banca Mediolanum che ha ridimensionato i tassi del conto deposito Inmediolanum, a 3 e 6 mesi, di 20 punti base, portandoli rispettivamente pari a 2.10% lordo e 2.20% lordo, mentre il rendimento del deposito a 12 mesi regredisce a 2.80% lordo.
Rendimenti in contrazione anche per il conto deposito YouBanking, i cui tassi hanno subito una flessione dello 0.25%, per il deposito con la durata massima di 18 mesi il rendimento corrisposto è 2.75% lordo. In linea con l’attuale tendenza di mercato, anche Rendimax ha deciso di abbassare i tassi di interesse, sia per i depositi vincolati che per i liberi (Rendimax base e Rendimax Like). Con la nuova offerta, Rendimax a liquidazione anticipata degli interessi arriva a pagare sul vincolo a 2 anni il 3.85% lordo, se si sceglie la formula interessi posticipati, sulla medesima scadenza , si può spuntare il 4.35% lordo. Invece, scende a 3.50% il tasso di Rendimax Like e a 1.75% lordo quello del deposito libero.
Continua la discesa dei tassi per il Time deposit di Santander , per importi inferiori a 100 mila euro, la scadenza a12 mesi offre il 3.25% lordo, quella a 24 mesi il 3.75% lordo; se invece si deposita oltre 100 mila euro il deposito a 12 mesi paga il 3.50% lordo , a 24 mesi il 4% lordo. Infine anche Sella ha ribassato dello 0.25% i tassi del deposito Websella.it offrendo sul deposito a 18 mesi il 2.95% lordo
Attualmente per chi ha interesse a depositare i risparmi per 6 mesi, risultano vantaggiosi i tassi del deposito di Banca Marche, che offre il 4.25% lordo e il Deposito a termine della banca Lettone Privat Bank, che remunera il 3.80% lordo. Se si sceglie di vincolare le somme per 1 anno, in testa alla classifica dei rendimenti troviamo sempre Banca Marche con il 4.50% lordo e il Deposito Vincolato a termine di Privat Bank che corrisponde il 4.20% lordo. Il fatto che alcune banche offrano tassi di interesse più elevati, dovrebbe comunque indurre a pensare che a fronte di un rendimento più alto, i risparmiatori devono accollarsi un rischio più elevato, fermo restando che ogni istituto italiano aderisce al FITD, che garantisce, in caso di fallimento di un banca, fino a 100 mila euro per cliente
Pietro Di Lorenzo - Fondatore www.contosulconto.it
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