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Meno tasse sui conti deposito rispetto al 2011
La prossima introduzione della Tobin Tax è solo l’ultima di una serie di norme che ha come obiettivo quello di tassare più pesantemente il risparmio. Come già annunciato dal decreto fiscale del 24 febbraio scorso, a decorrere dal 1° gennaio 2013 l’imposta di bollo proporzionale gravante sui conti deposito passerà dall’attuale 0.10% allo 0.15% annuo, con un aumento del 50%. Resta confermata la soglia minima di 34.20 euro (che sfavorisce oltremodo i conti con giacenze piccole) mentre il tetto massimo di 1200 euro viene abolito.
Ricordiamo, però, che gli interessi generati dai conti deposito, dal 1° gennaio 2012, sono soggetti ad una ritenuta fiscale del 20%, ridotta di un quarto circa rispetto alla precedente tassazione che applicava un’ aliquota del 27%. Con il Decreto Legge n. 138/2011, convertito nella legge n. 148/2011, il legislatore ha deciso di armonizzare il regime di tassazione di tutte le rendite finanziarie, introducendo un’unica aliquota del 20% sui redditi da capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria, eccetto sui titoli di Stato per cui rimane il 12.5%
In virtù della aliquota più bassa sui capital gain, i conti deposito rimangono una delle soluzioni migliori per parcheggiare la liquidità, nonostante l’introduzione dell’imposta di bollo proporzionale. A ben guardare, se si dispone di una cifra rilevante, probabilmente si è pagata una imposta più alta su un conto deposito detenuto nel 2011 rispetto ad un medesimo conto operante nel 2012 (in cui vige l’imposta dello 0.10%) e nel 2013 (con il bollo allo 0.15%).
Se ad esempio supponiamo di depositare 100.000 euro per 12 mesi su un conto deposito ricevendo un tasso lordo del 3%, nel 2011 avremo alla scadenza del vincolo un capitale di 102.190 euro in quanto si applicava una aliquota del 27% sul capital gain realizzato di 3000€.
Nel 2012 il capitale dopo 12 mesi sarebbe lievitato a 102.300 euro poiché si sarebbe pagata l’imposta di bollo proporzionale dello 0.10% del capitale depositato, ma la tassazione sugli interessi sarebbe stata del 20%. Analogamente nel 2013 sebbene ci sia un rincaro del bollo che sale a 0.15%, il capitale a scadenza del vincolo sarà di 102.250 euro, che è inferiore all’anno precedente ma comunque maggiore rispetto a quello del 2011.
In definitiva, nonostante l’incremento dell’imposta di bollo marginale prevista per il 2013, anche l’anno prossimo i conti deposito potranno essere fra le forme di investimento predilette da i risparmiatori poco avvezzi al rischio che preferiscono prodotti semplici, a zero costi e con una remunerazione superiore rispetto al tradizionale conto corrente. Infine non va dimenticato che diverse banche si faranno carico dell’imposta di bollo dello 0.15% anche per il 2013: Rendimax, BccForWeb, Banca Sistema, ContoForte, ContoIbl e YouBanking.
Pietro Di Lorenzo - Fondatore www.contosulconto.it
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